Massimo Bruni ci manda questo pezzo come continuazione ideale dell’articolo pubblicato da Rivera la settimana scorsa.

Sono molto grato a Massimo che ci ha fatto scoprire il suo talento e penna divertente. Con tutte le sue conoscenze bridgistiche spero che ci vorrà divertire ancora con altri racconti del genere e commenti saporiti ! Vero Massimo? Buona lettura!

 

La prima volta … (2)

 

Solo pochi minuti per ringraziare Rivera per le simpatiche esagerazioni che ha inserito nel suo articolo dei giorni scorsi (che ho letto solo da poco su indicazione della vigile Dalli Cardillo) e che contraccambio in toto.

 

Roberto si è però dimenticato di segnalare che anche il risultato agonistico del torneo è stato perlomeno discreto dato che nella circostanza sono riuscito a trascinarlo al 4° posto.

 

Peccato però che il punto di partenza di questo percorso non fosse il centro del gruppo, ma … la prima posizione che sarebbe stata nostra senza un paio di cappelle del sottoscritto che non descriverò per pudore.

 

Piuttosto interessante, anzi molto interessante, mi sembra invece l’ultima mano del torneo, nella quale , in prima posizione, apro di 1 picche con :

K9865  9864  A74  A.

 

Il Goloso (alias Roberto Rivera, n.d.R.) si fa pensieroso e dopo una risposta positiva mi chiede assi e re e chiude a 6 picche.

 

“Ocazzoforseeramegliopassare,macomesifaanonaprirecon2assi1ree9cartenobili?” è il pensiero che mi viene in mente,mentre l’avversaria (Paola Anchisi) intavola il 6 di quadri per l’attacco.

 

Scende il morto : AQ102  AK  Q983  K73.

 

Beh, non c’è male. Il Goloso aveva i suoi motivi.

 

Se le picche sono 2-2 la mano è gia finita.

Si tagliano due cuori al morto, si scarta la 3^ quadri sul K di fiori e si paga una sola quadri.

 

Ma anche con le atout 3-1 siamo messi bene, dato che con il K di quadri sicuramente a destra (con F e forse anche 10) si può chiudere il morto.

 

Comunque partiamo.

 

-          piccola quadri dal morto per il 10 coperto dall’A

-          A di fiori

-          Due colpi di atout finendo al morto (sul secondo come previsto il nemico di destra non risponde)

-          K di fiori per lo scarto del 4 di quadri

-          Rientro in mano con il terzo colpo di atout

-          7 di quadri dalla mano per il 2, il 3 del morto ed il J del nemico di destra (rimasto evidentemente con K5 di quadri per Q9 del morto) che torna a fiori (tagliata in mano con la 4^ picche)

-          ritorno al morto con A di cuori

-          Q di quadri dal morto (che conserva il 9) per il 5 dell’avversario di destra (che non può mettere il K), il mio scarto e ….. il K di quadri (!!!!) dell’avversaria di sinistra

 

Paola con in mano K62 di quadri aveva attaccato di 6 (!) e sulla mia successiva uscita di quadri di mano aveva messo il 2 (!!), conservando il K secco.

 

Mezzo tramortito (il colpo, come capimmo poco dopo, ci era costato il 2° posto) biascico un accenno di congratulazioni alla nemica, mi alzo dal tavolo e stramazzo al suolo.

 

Subito accorrono il Goloso, lo Steve, Sanvito, la dottoressa Rosetta e qualche altro pietoso amico che mi caricano sulle spalle e mi portano al Pronto Soccorso, dove mi rimettono in sesto e mi mandano a casa.

 

Giusto in tempo per poter affossare, la domenica successiva, la mia squadra nella Coppa Italia Mista.

 

Ma questa è un’altra storia.

 

Ciao a tutti

 

Massimo

 

 

P.S.

Alcune osservazioni e commenti su quanto scritto sopra

 

Il Goloso

Trattasi come anticipato di Roberto Rivera, così ribattezzato dal sottoscritto quando ci siamo accorti che il lunedì mattina, prima di andare al lavoro, il nostro passa al Circolo (che non è sulla strada dell’ufficio) per finire lo stracotto d’asino preparato dalle signore il sabato precedente, che inzuppa nel cappuccino e divora per l’appunto golosamente.

La stessa operazione viene effettuata di volta in volta con il fritto misto, le trofie al pesto, il baccalà, la trota salmonata e così via.

Che fisico !

 

La mano

Il giorno dopo il torneo, nel pomeriggio, vado in via Piacenza con la mano di Bergamo scritta su un foglietto, per verificare dove finisce il merito della comunque valorosa avversaria e dove comincia la mia dabbenaggine

Appena arrivato punto direttamente su Sua Vastità Arturo Franco (beh, per la verità adesso è abbastanza dimagrito) e gli sottopongo la mano.

-          Come la giochi?

-          No, no ho mal di testa. E poi sicuramente hai fatto una cazzata

Evidentemente il Boss non ha voglia di farsi rompere le scatole.

Comunque lascio il foglietto sul tavolo 13, il Suo tavolo, e vado a giocarmi il torneino.

Dopo un paio d’ore lo incrocio al bar.

-          Hai avuto tempo di guardare la mano?Che ne dici?

-          La mano è di battuta.Però se me la fai vedere vuol dire che c’è il trucco

(UUUAAAUUU!!! Questo è già un complimento, perlomeno nel linguaggio dell’Arturo)

-          Comunque si gioca così :  …… e via con la Sua linea che corrisponde esattamente alla mia

-          Eh, ma così vai down, perché il K di quadri è a sinistra.

-          Impossibile.Lo si vedrebbe dalle carte degli avversari.Cosa ha messo l’attaccante al secondo giro di quadri?

-          Il 2

Espressione stupita dell’Arturo, seguita da silenzio.

Le due cose insieme non capitano quasi mai

Torno a casa moderatamente soddisfatto

 

A quando la prossima volta?

Mi chiedeva Roberto

Quando vuoi, appena possibile

Prima però consulto il carnet dell’Anchisi per essere sicuro di non incrociarla